“A me pare uguale agli dei chi a te vicino così dolce suono ascolta mentre tu parli e ridi amorosamente. Subito a me il cuore si agita nel petto solo che appena ti veda, e la voce si perde sulla lingua inerte. Un fuoco sottile rapido alla pelle e ho buoi negli occhi e il rombo del sangue e nelle orecchie. E tutta un sudore e tremante come erba patita scoloro: e morte non pare lontana a me rapita di mente”.

Saffo, Lesbo, 650 a.C.

 

I Disturbi Somatoformi sono comunemente conosciuti come somatizzazioni. Comprendono la presenza di sintomi fisici che fanno pensare ad una condizione medica generale ma non sono giustificati dalla presenza di nessuna malattia o disturbo organico o da alcune condizioni psicopatologiche come il Disturbo di Panico (vedi sezione dedicata ai Disturbi D’Ansia e di Panico).

I Disturbi Somatoformi si caratterizzano per la non intenzionalità e la non volontarietà (simulazione). Ne fanno parte il Disturbo di Somatizzazione, il Disturbo di Conversione il Disturbo Algico da dolore Psicogeno, i Disturbo Somatoforme Indifferenziato, l’Ipocondria e il Disturbo di Dismorfismo Corporeo.

 

Il Disturbo di Conversione è caratterizzato da:

  • Presenza di sintomi o deficit di funzioni motorie o sensitive che fanno pensare ad una malattia neurologica o ad altra condizione medica;
  • I sintomi sono collegati a fattori psicologici o preceduti da un conflitto o eventi stressanti;
  • Entrano in gioco la dissociazione o la discontinuità della coscienza e il concetto di conflitto psichico non risolvibile a livello mentale cosciente ma attraverso una “rappresentazione” teatrale che impiega il corpo come strumento comunicativo che permette di l’espressione simbolicamente il conflitto;
  • Comporta, pur con una sofferenza, dei “vantaggi” involontari per il soggetto;

 

Il termine conversione sta ad indicare il passaggio di un conflitto dallo psichico al somatico. Ciò significa che il sintomo fisico rappresenta una sorta di soluzione simbolica di un conflitto psichico che è al di fuori della consapevolezza del soggetto al fine di ridurre l’ansia e l’angoscia.

Il Disturbo di Somatizzazione è un disturbo la cui caratteristica principale è quella di presentare sintomi fisici intensi non spiegati da una condizione medica generale. I sintomi più comunemente registrati sono i seguenti:

  • Disfagia;
  • Perdita della voce;
  • Dolore addominale o nel corpo in generale;
  • Nausea e vomito;
  • Convulsioni;
  • Nevralgie;
  • Sonnolenza;
  • Paralisi;
  • Mancamenti;
  • Squilibri pressori;
  • Dispareunia;
  • Disturbi visivi;

 

Per effettuare una diagnosi corretta è necessario effettuare una diagnosi differenziale al fine di escludere malattie fisiche o alterazioni date dall’assunzione di sostanze. Per questo in questi casi più che in altri è necessario effettuare un’attenta anamnesi.

Il Disturbo di Somatizzazione comporta un quadro clinico complesso. I sintomi sono spesso fluttuanti e si alternano momenti di benessere a momenti di riacutizzazione sintomatologica. È importante sottolineare che un quota rilevante di persone che soffrono di questo disturbo tendono a rifiutare l’idea che il malessere possa avere un’origine psicologica evitando un aiuto in tale direzione.

 

Il Disturbo di Dismorfismo Corporeo è conosciuto anche come Dismorfofobia e si caratterizza principalmente per:

 

  • La preoccupazione intensa per un difetto nell’aspetto fisico. Tale difetto può essere immaginario, oppure laddove sia presente, la preoccupazione del soggetto risulta esagerata;
  • Tale preoccupazione deve causare un disagio significativo o una menomazione nel funzionamento sociale (ritiro), lavorativo o affettivo;

 

tendenzialmente chi soffre di questo disturbo tende a controllare ossessivamente la parte del corpo che considera “difettosa” investendo una grande quantità di tempo per specchiarsi o per esaminare scrupolosamente il presunto difetto. In certi casi invece la persona tende ad evitare gli specchi o tutte le superfici riflettenti la propria immagine.

Tale disturbo può causare un disagio significativo per la vita del soggetto che può mettere in atto delle condotte di evitamento che possono avere ripercussioni serie sul lavoro e/o sulla vita affettiva e relazionale. Non sono rari i casi di ricorso esagerato alla chirurgia estetica.

 

Il Dott. Viganoni tratta questi disturbi nel suo studio di Corsico-Milano e di Luino-Varese utilizzando un approccio terapeutico psicoanalitico che nel tempo si è dimostrato efficace nella cura di questo tipo di problematiche.

 

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